mercoledì 30 giugno 2010

diario di una rimpatriata

Sabato sera:

Per fortuna la piccola è ad una pizzata e fino alle 23 non me la riportano, la moglie al lavoro come tutti i sabati, la grande non ho mai capito dove, ma comunque non in casa.

Allora mi organizzo per domani, che è festa per me, in quanto ricorre la seconda rimpatriata dei "dromedaristi"!

Avendo il bagno a completa disposizione, con calma mi preparo alla sbarbata.

Mentre "sbatto" la schiuma da barba con la sinistra, con la destra controllo il rasoio.

Avendo le lamette talmente consumate da non tagliare neppure il burro fuso, decido di cambiarle con quelle nuove.

Ma di nuove manco l'ombra!

Mi son dimenticato di comperarle....

E adesso?
Mica posso usare quelli rosa di mia moglie che utilizza per..... vabbè, avete capito!

Allora con la dovuta calma mi rado con quella vecchia, che gratta come una gratuggia.

Per fortuna mia, e del rasoio, non mi taglio neppure una volta.
Poi una bella doccia. Insomma, una ripulita.

Io mi sveglio, per abitudine, tutte le mattine verso le 5 e 30, 6 al massimo, ma per sicurezza metto la sveglia del telefonino alle 5 in punto.

Devo essere a Ferrara alle 11, ma a me piace viaggiare col fresco e con calma.

A nanna, sono le 23 circa.

Domenica mattina.

Mi sveglio prima della sveglia, come sempre.

Solo che noto il chiarore troppo "chiaro" entrare dalle persiane chiuse.
Mi alzo, inciampando nel cane ronfante vicino al letto, che, svegliato inopportunamente, quasi mi molla una dentata al polpaccio, e mi avvio in cucina.

Guardo l'orologio: le 06.55!!!!!!

Cominciamo bene!!!!!!!!!!

Avevo sì messo la sveglia, ma il cellulare è programmato per squillare dal lunedì al sabato, non la domenica.
E come sfiga vuole, stamattina non mi sono svegliato presto come al solito.

Porco nano, mi tocca correre.

Così mentre mi lavo la faccia, i denti, faccio "il resto", ecc. ecc. arrivano le 7.15.

Salto il caffè con l'antigelo e corro verso il garage.

Salgo e avvio il motore.

Faccio per inserire la retromarcia per girare sul piazzale e mi accorgo che non sono in macchina ma sull'Apetta 50!

Mica posso andare a Ferrara in Ape?

Mi sveglio completamente e corro in strada a prendere la Peugeottina, che sembra stia ridendo con quei fari verso il basso, e quindi a prendermi per il culo....

Prima di uscire dal paesello mi avvio all'edicola per prendere il giornale (Il Fatto Quoitidiano) e le sigarette.
Quella carogna dell'edicolante/venditore di fumo mi fà perdere tempo.

Mi svicolo e parto per l'autostrada.

Nella fretta non vedo un cartello che dice che un ponte è chiuso per "manutenzione", così ci arrivo proprio di fronte prima di dover ritornate indietro e percorrere altri 5/6 km inutilmente.
Quando uno ha fretta, gli succede di tutto e di più, come la rai...

Ormai sono quasi le 7.45...

Ma non basta.....

Il serbatoio è quasi vuoto e la spia mi minaccia minacciosamente.

Mi fermo al primo distributore e faccio fare rifornimento all'addetto mentre io lavo il vetro che sembra un muro da tanti moscerini ci sono spiaccicati.

Quanto? chiedo.
53 euro! risponde.
Ma quanto cazzo costa il gasolio in autostrada?
1.336 al litro.......
La farò convertire a grappa, sta macchina, spenderò più o meno uguale, ma se ho sete non devo neppure fermarmi al bar, che cazzo!

Vabbè, ormai il danno è fatto, inserisco le marce una dietro l'altra (anche perchè una davanti all'altra non è semplice) e mi avvio a percorrere la distanza che mi separa da Ferrara alla folle velocità di 110/120 km all'ora, tutto quello che la macchina mi può dare, considerando l'età.

Dopo parecchi CD dei Pink Floyd arrivo dalle parti di Bologna.

Sò che devo uscire a Borgo Panigale e prendere per Ferrara.
Ci siamo quasi.

Quasi....

Proprio mentre si avvicina l'uscita, mia moglie mi chiama, per chiedermi come mai il cancello grande non si apre!
E che cacchio ne sò io, che stò a 300 km?
Così mentre penso a come risolvere il problema del cancello, mi passa davanti il casello, e rimango fregato.

S"bolognata" mia moglie, esco alla prima, cerco la tangenziale, mi perdo nella periferia, rispondo ad Aldone che nel frattempo, seduto comodamente sul treno, mi avvisa che è a Bologna e tra un poco arriva a Ferrara, gli rispondo che anche io sono "per" Bologna e forse ci vediamo alla stazione, che comunque se non ci sono io c'è Roby, che anche se non si conoscono fisicamente....
Vabbè, che si arrangino....
Posso mica fare tutto io!

Un Casino.
Trovo un passante, gli chiedo per Ferrara, mi indica una strada, per fortuna sono nella direzione giusta.

Arrivo in tempo nonostante abbia fatto 40 km di statale, evitato polizia, carabinieri, vigili e ronde padane, e, dopo aver raggiunto Roby, aspettiamo Aldo sul binario 5.
Sono quasi le 12.

Solo che Aldo arriva sul binario 6, non vede nesuno, e, incazzato come il vesuvio in un giorno di pioggia acida, ci telefona che al suo arrivo si è trovato da solo e ci aspetta all'uscita!

Lo raggiungiamo, lo calmiamo e ci avviamo al ristorante, fermandoci prima ad aspettare gli altri.

Appuntamento con gli altri davanti "all'ingresso" di un parcheggio!

Loro ci aspettano davanti "all'uscita" dello stesso parcheggio!

Il problema è che l'ingresso e l'uscita sono su due vie diverse...

Meno male che ci sono i cellulari, altrimenti eravamo ancora al parcheggio....

Comunque ci incontriamo, alla fine, e dopo i saluti di rito ci avviamo verso il ristorante per mangiare, tra l'altro io ho saltato la colazione e mi mangerei un cinghiale, ripieno e anche crudo.

Mangiamo. Beviamo. Parliamo. Scherziamo. Paghiamo. Usciamo.

Giro turistico per Ferrara, una sosta per rifornimento di "liquidi" data la calura, arriva l'ora del commiato, accompagniamo l'Aldone alla stazione.

Ci vediamo presto, ciao a tutti!

Mi perdo per Ferrara, trovo l'ingresso dell'autostrada quando ormai pensavo di chiede la cittadinanza per stress, mi avvio verso Pavia dove ho appuntamento con un amico.

Esco all'uscita perchè mia moglie deve essere riuscita ad entrare e non mi ha distratto, ceno con l'amico, lo saluto, mi perdo per Pavia, consumo mezzo serbatoio per trovare l'autostrada, entro in autostrada, per poco non sbaglio la direzione e torno indietro, ma riesco a non incasinarmi e mi avvio verso casa.

E' quasi l'una quando arrivo al casello.

Arrivo "quasi" a casa, ma la macchina, bastarda, invece che girare a sinistra và dritta e mi trovo in un bar, che per caso (e per sfiga) è anche il ritrovo della compagnia di mia figlia.

Offro da bere a mia figlia, che mi obbliga "gentilmente" ad offrire anche ai suoi amici, bevo un paio di birre, spendo quanto andata/ritorno a Ferrara.

Decido che è meglio che vada a casa, perchè tardi e ho quasi finito i soldi, avvisando la figlia di tornare presto, sicuro che la frase non gli ha neppure scalfito l'orecchio, e arrivo finalmente nel mio lettuccio.

Non mi ricordo di essermi addormentato, ma ricordo perfettamente che ho fatto una fatica boia ad alzarmi dopo solo 4 ore.

Però il solo fatto di aver potuto rivedere degli amici veri non mi fà pesare minimamente la sfacchinata che ho subito, sono anzi pronto a rifarla il più presto possibile.

Un grazie ed arrivederci all'allegra combricola.
Obbie, la prossima "organizzazione" tocca a te!

lunedì 14 giugno 2010

UNA TIPICA DOMENICA

Domenica mattina.

Nonostante sia in teoria festa, mi sveglio alle 6, per abitudine.
Mi rigiro nelle lenzuola, tentando di riprender sonno, ma non c'è verso.

Allora, dopo aver fatto scendere il cane che mi schiaccia le palle, mi alzo, ed arrancando mi avvio verso la cucina per prepararmi il caffè.
Con la macchinetta sul fuoco, apro le persiane e noto una giornata, "metereologicamente parlando", ingrata.

Pazienza, prendiamo quello che arriva.
In compenso noto dalla finestra che dà sulle spiagge che i bagnini stanno preparandosi, posizionando sdraio ed ombrelloni in spiaggia, all'assalto dei bagnanti.

Il caffè sale borbottando, ed io lo faccio scendere nella tazza, bello fumante.
Anche troppo, così son "costretto" ad annaffiarlo con un poco di grappa, per gratificare le papille gustative e salvare la gola da un'ustione.

Accendo la tv, rigorosamente su LA7.
Ascolto le poche notizie con distrazione, tra l'altro vedo male, e dopo un poco spengo.
Perchè cominciare anche la domenica sapendo che il nanerottolo ha salvato qualche vita e risolto qualche disastro?

Esco per andare a prendere il giornale.

Al cancello la prima "sorpresa".

Un'auto, parcheggiata alla membro di segugio (scrivere alla cazzo di cane mi sembrerebbe troppo volgare) occupa con il posteriore il cancello di uscita per un buon terzo.

Essendo io in motorino, non mi crea problemi, però se avessi dovuto uscire con l'auto per un'urgenza, avrei avuto grossi problemi.

Mentre vado in centro, incontro un amico vigile che sta andando al comando per iniziare il suo turno di rottura di palle.

Gli dico dell'auto, e lui mi spiega che è inutile chiamarli, perchè se non intralcia il traffico stradale, non possono farci niente, al massimo una multa, ma di carro atrezzi non se ne parla proprio.

Ma allora che cazzo pago a fare io il cartello "lasciare libero il passaggio" al comune?
Boh? misteri del codice della strada.

Mi avvio verso l'edicola, facendo slalom tra rincoglioniti giovani in cerca di una colazione dopo l'ennesima notte/mattinata in discoteca.

Mezzi della nettezza urbana che cercano di spostare i bidoni dell'immondizia rinchiusi tra le auto percheggiate alla "membro di segugio", costretti a lasciare il camion in mezzo alla strada durante il trasferimento dei rifiuti sullo stesso,
contribuendo così ad intasare l'unica strada della città.

Ciclisti con canne da pesca di traverso e pinne sul manubrio che sbattendosene del codice stradale vanno allegramente contromano ingombrando come se fossero carri armati Leopard, bestemmiandoti dietro se li fanculizzi giustamente (questo però solo se sono in tre o quattro, altrimenti fanno finta di non aver sentito).

Nonne con i nipotini sul passeggino che ti sbucano improvvisamente tra due auto, sporgendo timidamente la testa guardandosi a destra e sinistra da buone cittadine, dimenticando che nel frattempo il nipote sul passeggino da loro spinto ha invaso la strada e potrebbe già essere in francia attaccato alla targa di qualche pulmann tedesco.

Palestrati che fanno footing con l'auricolare in mezzo alla strada perchè il marciapiede è facoltativo.

Signorine che parlano al telefonino gridando come aquile con il cagnolino al guinzaglio, di quei guinzagli con il cordino regolabile chilometrico, così loro sono sul marciapiede di destra ed il cane su quello di sinistra, e poi si lamentano se glielo arrotano.

Insomma, il mio umore, anche aiutato dal tempo sempre più "ballerino", si avvia inesorabilmente al tempestoso.

Torno a casa, e noto che sul parabrezza dell'auto parcheggiata davanti al cancello, c'è un biglietto (prima non l'avevo notato perchè dalla mia direzione di marcia vedevo solo il lunotto posteriore).
Curioso, lo prendo e lo leggo.

Sul biglietto c'è scritto:

"scusate per l'ignobile parcheggio, ma dovendo andare a lavorare ed essendo in ritardo, ho dovuto mettere l'auto proprio quì."

e segue un numero di cellulare.

Mi segno il cellulare e straccio il biglietto, per evitare che chiunque possa leggere il numero.
Salgo in casa e telefono.
Mi risponde una signora col fiatone, che si riscusa appena gli dico chi sono e perchè gli telefono.
La tranquillizzo e la perdono, in fondo è una che lavora, però gli consiglio il motorino o l'autobus, per la stagione.
Mi conferma che di solito usa il motorino, ma è dal meccanico.
Gli dico di memorizzarsi il mio numero, e se dovesse capitare un'altra volta il problema, chiamarmi, che magari, se non ci sono i capi, gli faccio portare sù la macchina.

Stop.

L'umore si risolleva perchè noto che ci sono ancora persone che hanno un minimo di senso civico.
Telefono ai vigili, chiedo del mio amico incontrato in precedenza, e l'avviso di lasciar perdere l'eventuale multa.

Però dura poco, il risollevamento.

Mi ero dimenticato che mia moglie deve uscire con la macchina per portare la piccola al campeggio in montagna!

Porca maremma su quattro ruote, e adesso?

Poi mi viene in mente che la peugeottina è in strada, quindi non ho problemi con l'auto pargheggiata alla membro di segugio davanti al cancello.

Meno male, come facevo adesso ad avvisare la gentil donzella che doveva spostarmi la macchina?

Mia moglie sparisce con la piccola verso il piemonte, la grande è uscita stamattina presto perchè ha una partita non so dove, ed io rimango solo.

Allora esco di nuovo per andarmi a prendere un poco di pane ed un paio di birre.

Comincia a piovere, ma ho il parabrezza e questo non mi ferma.

Arrivo davanti al supermercato, noto una folla da stadio davanti alle casse.
Piovendo, molti, invece che in spiaggia, sono a fare spesa.
Pazienza, ho tempo, fuori continua a piovere, faccio quattro chiacchere con la gente che conosco.

Prendo il pane e le birre e mi avvio verso l'unica cassa in funzione.
(è incredibile! da noi più gente c'è in coda, meno casse sono in funzione!)

E te pareva se non c'era il "furbetto"!

La cassa è posizionata in mezzo a due file di prodotti, e io sono in coda con altri.
Lo spazio è abbondante, quindi oltre alla fila in attesa, c'è la possibilità di rifornirsi di prodotti.

Il "furbetto" passa noncurante davanti a tutti "fissando" i prodotti sugli scaffali di sinistra, si ferma un paio di metri prima della cassa, prende dallo scaffale qualcosa, e si inserisce tra due persone, saltando praticamente tutta la fila!

Qualcuno brontola, vedendo la scena, ma nessuno interviene!
Heeeee nò, cazzo!

Esco dalla fila, lo raggiungo, lo prendo per un braccio, lo trascino dietro a tutti, e gli faccio notare che le file vanno rispettate.

Si incazza come un ministro al quale han pagato l'alloggio a sua insaputa, mi apostrofa con vari epiteti, e mi dice di aspettarlo fuori se ho il coraggio!
(però rimane al suo posto nella fila, anche perchè altri lo fissano irritati)

Non gli dico niente, non reagisco, mi limito a guardarlo negli occhi, e torno al mio posto.

Arriva il mio turno, pago al cassiere che ride perchè ha visto la scena e si complimenta per il mio intervento, esco e "aspetto"!

"aspetto", "aspetto", "aspetto".....

Ma dovè finito sto "rambo"?

Allora rientro per vedere se si è perso, e il cassiere, con le lacrime agli occhi dal ridere, mi dice che quando è arrivato il suo turno, vedendomi "aspettare" fuori, si è improvvisamente "ricordato" di essersi "scordato" qualche prodotto, e adesso è in "attesa" nascosto dietro ai detersivi.

Allora allungo il collo, lo "scorgo" improvvisamente interessato alla composizione chimica del Dash che lava così bianco che più bianco non si può, lo saluto con la mano sinistra a pugno chiuso, ad eccezzione del medio, e me ne torno a casa.

Che gente smemorata, ma interessata alla chimica, che c'è in giro.
Mah!

Passo il pomeriggio a sonnecchiare davanti alla tv, col cane che scatta ad abbaiare ad ogni ambulanza che passa e mi desta per un paio di minuti, quattro o cinque volte.
(tutte le domeniche le ambulanze trotterellano dalla mattina alla sere!
che sfigati, sti bagnanti...)

Di mia moglie si sono perse le tracce,
della grande le tracce non le ho mai viste,
resto solo anche a cena,
in fondo una tranquilla domenica di tempo perso.

Quasi quasi vado a bagnare l'orto per passare un poco di "festa".
Non posso, piove!
Eccheccazzo, ma tutte a me capitano?

Pazientiamo ancora un poco, tra non molto c'è la partita:
germania-australia.
Non che me ne freghi qualche cosa, ma tanto, per passare il tempo, tutto fà brodo.
(il calcio è uno sport povero!
in fondo hanno una palla ogni 22 giocatori.
meglio le bocce, perlomeno ogni giocatore ha giustamente due palle.
uno sport sicuramente più "maschio"!)

Comincia la partita, ed io "NON" la vedo!

Perchè?

Semplice!

A causa della mia ubicazione geografica, mi è impossibile mettere il terrestre, non "vedendo" nessun ripetitore, ed allora ho solo la parabola con sky.
(avevo fatto domanda per installare un'antenna di 25 metri d'altezza, ma non è passata perchè sembra dia fastidio al decollo dell'aereo del ministro al quale pagano, sempre a sua insaputa, oltre che gli alloggi, anche gli aerei)

La rai "cripta" il segnale.
Risultato, tutti quelli come me che hanno solo la parabola, ed il digitale terrestre è ancora da venire, se lo menano!
Quindi non vedrò neppure la nazionale?
Aspetto che qualche "solerte" funzionario della rai venga a chiedermi il canone.
Lo metto in mezzo ai detersivi assieme al "furbetto-rambo-smemorato" a studiare chimica applicata ai calci nel culo!

Meno male che domani è lunedì, così torno al lavoro e mi riposo dalle fatiche di una giornata di festa.